Esempi di temi
da
svolgere con alunni del livello secondario 1
I
livelli di apprendimento 4. e 5. li ho previsti per gli alunni del livello
secondario inferiore che frequentano l’Hauptschule, la Mittelschule, la Sonderschule, la Realschule, la Wirtschaftschule e il Ginnasio e che, per aver seguito con successo le lezioni di italiano del livello
elementare, o istituzioni simili (classi bilingui, classi in Italia, ecc.),
possiedono un’adeguata competenza linguistica.
In
questi due gruppi superiori, la differenza di età tra gli alunni giocherà
senz’altro un ruolo molto importante, perché essi, oltre a provenire da diverse
classi, arrivano spesso da differenti indirizzi scolastici. Ed è chiaro che, in
questa situazione, dovranno essere elaborate strategie adatte al superamento
dei problemi connessi a questa eterogeneità. Contemporaneamente dovranno essere
assegnati temi ed esercizi, che diano agli alunni la possibilità di rivedere e
di approfondire tutto ciò che hanno imparato nei livelli inferiori.
Ma
iniziamo con il quarto gruppo di apprendimento, nel quale ho inserito alunni
delle prime classi del livello secondario inferiore, per il quale, a mo’ di
esempio, inserisco un paio di temi ed esercizi differenti da quelli presentati
per i gruppi precedenti, allo scopo di evitare inutili ripetizioni.
Quarto gruppo di
apprendimento
In
casi eccezionali e quando per ragioni organizzative non è possibile fare
altrimenti, a questi alunni, pur facenti parte del livello di apprendimento
secondario inferiore, assegno dei compiti previsti per il livello primario,
adattati però alla loro età. Sempre per le stesse ragioni, qualcuno di questi
scolari lo inserisco nel 3. gruppo, sempre se la differenza di età con gli
altri corsisti non risulterà eccessiva.
Per ciò che riguarda l’espressione
orale, i discenti di questo gruppo, dovranno essere in grado di dare, chiedere
e comprendere informazioni, non solo nei rapporti in seno alla scuola, ma anche
nei contatti con: istituzioni pubbliche, media, linguaggio pubblicitario (domande,
compilazioni di formulari per le autorità, istruzioni per l’uso, ecc.) con
l’utilizzo di un vocabolario più ricco, meno generico e attento a differenti
modi di dire presenti nelle due lingue.
Dovranno
saper raccontare inoltre qualcosa su un fatto, un tema di attualità, o una
lettura a scelta, dimostrando una migliore capacità di manipolazione di un
testo: trasformazione, p. es., di dialoghi, non in un riassunto ma in un
discorso indiretto e viceversa con tutti i problemi connessi. È chiaro che esercizi
di questo tipo li ho già fatti eseguire, in modo pratico e senza tante
spiegazioni teoriche nel livello inferiore, ma è in questo gruppo che posso
cominciare a parlare in modo sistematico di questo tipo di parafrasi.
In
genere procedo nel modo seguente: invito due alunni a parlare a voce alta di un
argomento. Chiedo poi ad altri di ripetere le parole dette dai loro compagni. A
questo punto c’è qualcuno che si ricorda e qualcun altro no. È facile perciò entrare nell’argomento discorso diretto è discorso indiretto. Eseguiamo quindi una o due letture con
dialoghi o con discorsi indiretti. Divido poi gli alunni in piccoli sottogruppi
coordinati da un tutor e assegno ad ogni gruppo dei brani da manipolare: discorso
diretto è discorso
indiretto, discorso indiretto è
discorso diretto.
Una
volta terminata questa fase propedeutica e aver ritirato gli esercizi elaborati
in forma cooperativa, distribuisco i compiti da
svolgere singolarmente, formati
da frasi composte in modo tale da dover applicare determinate trasformazioni. Qui di seguito unisco uno degli ultimi esercizi da me assegnati in questo gruppo.
Tra gli obiettivi prestabiliti con la somministrazione di questo compito
figurano: innanzi tutto un ripasso generale dei segni di punteggiatura da
adoperare con un discorso diretto o indiretto, la trasformazione delle forme
verbali, l’uso delle congiunzioni in domande o in un comandi indiretti,
l’impiego: di possessivi, avverbi, indicativi, ecc.
Il
papà mi ha raccomandato: «Fa’ attenzione!». Il papà mi ha raccomandato
di
fare
attenzione.
La
mamma ha detto a Giada di andare a comprare il pane.
………………………………………………………………………………….…………….
Il
poliziotto ha gridato al ladro: «Fermati!».
………………………………………………………………………………………..………
Roberto
mi ha risposto di no.
…………………………………………………………………………...………...………..........…
La
nonna ti ha detto: «Va’ a lavarti le mani!».
……………………………………………………………………………………..…………………………
La
maestra ci ha domandato dove eravamo state il giorno prima.
……………………………………………………...…………………………………………………………
Il
dottore ha consigliato al papà: «Resti a letto per due giorni».
……………………………………………………………………………………...…………………………
Il
maestro ha detto agli alunni di scrivere il compito di italiano.
……………………………………………………………………………………………...…………………
Laura
ha domandato a Marta se le prestava la sua penna.
………………………………………………………………………………………...………………………
Antonio
ha chiesto a Pasquale: «Andiamo a giocare questo pomeriggio?».
………………………………………………………………………………...………………………………
In
occasione di descrizioni, relazioni, ma anche in una discussione, gli alunni
dovranno essere inoltre capaci di esporre la propria opinione, di difenderla e
di motivarla, sia in forma orale, sia in forma scritta. Per rendere poi più
sicura l’ortografia, anche in questo livello, assegno vari esercizi di
ortografia e di integrazione di testi.
Un
altro punto che tratto in questo gruppo è l’uso degli articoli. A questo
riguardo, dopo aver effettuato varie letture, aver diviso gli alunni in
gruppetti e assegnato il compito di cercare tutti gli articoli contenuti nei
brani trattati, distribuisco fogli di lavoro da completare singolarmente. Nell’eseguire
questi esercizi effettuo paralleli con l’uso degli articoli in tedesco, facendo
osservare anche l’assenza del genere neutro in italiano.
È chiaro che in questo livello tratto anche altre strutture grammaticali
altrettanto importanti: corretto uso dei tempi verbali, ordine degli elementi
della frase in proposizioni secondarie o in presenza di complementi, pronomi,
preposizioni, ecc.
Per terminare, desidero solo
aggiungere che, come fatto in modo più sintetico nel livello inferiore, in
questo gruppo parlo pure di alcuni aspetti fisici ed amministrativi della
nostra penisola, anche per arricchire ulteriormente il patrimonio lessicale
degli alunni.
Per la stessa ragione, non manco di
fare alcune considerazioni su qualche periodo o personaggio storico italiano e
su attuali protagonisti italiani dello sport, dello spettacolo, ma anche della
politica, inquadrati nel contesto europeo e mondiale.
Q
Di questo
gruppo fanno parte gli alunni delle ultime classi del livello secondario
inferiore, che possiedono già una più che discreta competenza linguistica. Da
questi discenti cerco di ottenere un ulteriore affinamento della pronunzia,
dell’intonazione e nella lettura un’altrettanta correttezza fonetica ed
espressiva. A questo riguardo uso alcune tabelle e cassette, prese da diversi
testi, ma anche brani video e audio tratti da diversi media e dai copiosi
esercizi presenti nel mio sito principale.
In questo livello cerco pure di
avvicinare gli allievi ad alcuni brani della nostra letteratura classica, allo
scopo di confrontarli anche con le forme lessicali e morfosintattiche passate. Qualche brano tratto dalla Divina Commedia lo uso, p. es. per far notare che il vocabolario usato dal sommo Dante
sette secoli orsono non è poi così lontano dal nostro italiano contemporaneo.
Così come altri testi mi offrono
molti spunti per esporre alcune regole sull’uso dei tempi verbali al passato:
la celebre descrizione della fuga dal paese natio di Renzo e Lucia (imperfetto nelle descrizioni), ma anche l’incontro di Don Abbondio con i bravi (perfetto e imperfetto). Da quest’ultimo brano, in particolare, ho
ricavato alcuni esercizi per approfondire il corretto uso del perfetto e
dell’imperfetto
Tra le difficoltà, infatti, che
i germanofoni (e miei alunni, nati o cresciuti
all’estero, di seconda e di terza generazione, in qualche maniera, lo sono)
incontrano nell’apprendimento della lingua italiana, vi è quella connessa al
corretto uso di questi tempi. Non è raro il caso, perciò, di sentir dire da
ragazzi italiani: *“Ieri andavo in gelateria e compravo un gelato”.
Tanti sono gli esercizi, le tabelle e
le analisi di approfondimento che utilizzo in questo ultimo livello. A questo
punto desidero quindi aggiungere subito altri due argomenti: l’uso delle
preposizioni semplici ed articolate e il corretto impiego dei verbi.
Cominciamo intanto con le
preposizioni. Dato che tra l’italiano e il tedesco abbiamo parecchie
discordanze, numerosi sono i brani da me scelti per far riflettere i miei
alunni sul loro corretto impiego. Si pensi all’uso di: a e in con denominazioni geografiche, o anche al differente uso della
preposizione da, a seconda che si tratti di designazioni geografiche o con sostantivi
indicanti persone o pronomi personali.
Come procedimento, seguo, la solita
prassi: dopo alcune letture contenenti molte preposizioni, invito gli alunni,
divisi in gruppetti, ad individuare e a sottolineare questi elementi. Poi
faccio alcune considerazioni sul loro uso. Quindi distribuisco dei fogli di
esercizi contenenti anche la tabella delle preposizioni. Qui di seguito
inserisco un brano di uno di questi compiti:
PREPOSIZIONI SEMPLICI E ARTICOLATE
Sono preposizioni semplici: di, a, da, in, con, su, per, tra /fra.
Sono preposizioni articolate quelle formate da una preposizione
semplice
e da un articolo determinativo.
Sostituisci ai puntini le preposizioni
semplici adatte!
Questa gomma è .......... Carlo. Domani andrò .......... Monaco ............ i miei genitori. ......... quel tetto ci sono molte antenne paraboliche. Mio padre è
tornato ........... un lungo viaggio d’affari. Noi abitiamo .......... città; i miei nonni abitano .......... un paesino vicino. .......... cinque minuti finirà la lezione. Se
vieni .......... me,
ti mostrerò il mio nuovo pallone .......... cuoio. Verrò ........... bicicletta per fare
più .......... fretta.
Oltre all’uso delle
preposizioni, anche il corretto impiego dei tempi e dei modi verbali gioca un
ruolo importante nelle mie lezioni. Quindi, oltre all’approfondimento e
all’ampliamento (periodo ipotetico, passato remoto, ecc.) del relativo
programma presentato nei livelli inferiori, tratto anche le forme passive,
riflessive e irregolari.
A
questo scopo, anche per abituare gli alunni ad un’analisi più attenta delle
forme verbali che incontrano, faccio completare delle tabelle da me
appositamente elaborate. Ed è evidente che ciò che gli alunni osservano ed
analizzano per le forme verbali in italiano, lo potranno applicare anche e con
maggiore facilità in altre lingue. Anche se, in alcune di esse, spesso, la
stessa forma verbale vale per più persone. Qui di seguito inserisco una tabella convenientemente ridotta e riformattata.
ESERCIZI
SUI MODI E
I TEMPI VERBALI
Completare
il seguente schema aggiungendo alle forme verbali indicate:
1)
il
pronome
(io,
tu,
lui,
lei,
noi,
voi,
loro); 2)
la
persona
(1., 2., 3., singolare o plurale, maschile o femminile); 3)
la
coniugazione
(1., 2., 3., regolare o irregolare, verbi ausiliari essere
o avere); 4) il modo (indicativo, congiuntivo, condizionale, infinito, participio, imperativo,
gerundio); 5) il tempo (presente, passato prossimo, imperfetto, passato remoto, trapassato,
futuro,
ecc.); 6)
la
forma dell’infinito.
|
||||||||||||
NR. | PR. | FORMA VERBALE | PERS. | SING. | PLU. | MA. | FE. | CONIU. | AUSIL. | MODO | TEMPO | INFINITO |
1 | noi | PARLAVAMO | 1 | x | x | x | 1. | Indicativo | imperfetto | parlare | ||
2 | RIDEVANO | |||||||||||
3 | PARTISTI | |||||||||||
4 | lui/lei | NON VUOLE | 3 | x | x | x | 3. | indicativo | presente | volere | ||
5 | CAPIRANNO | |||||||||||
6 | TENGONO | |||||||||||
7 | SIAMO ANDATI | |||||||||||
8 | UDIRANNO | |||||||||||
9 | HANNO | |||||||||||
10 | STRETTO | |||||||||||
11 | AVEVO | |||||||||||
12 | STUDIATO | |||||||||||
13 | VERREMO | |||||||||||
14 | POTEMMO | |||||||||||
15 | AVRÒ | |||||||||||
16 | DICEVANO | |||||||||||
17 | CAPIVA | |||||||||||
18 | POSSIAMO | |||||||||||
19 | APRIVANO | |||||||||||
20 | APRIMMO | |||||||||||
21 | AVETE ATTESO | |||||||||||
22 | CADDI | |||||||||||
23 | HANNO COLTO | |||||||||||
24 | COSTRUIMMO | |||||||||||
25 | SIETE CORSI | |||||||||||
26 | CREDA | |||||||||||
27 | CANTEREBBERO | |||||||||||
28 | ISNEGNANTE | |||||||||||
29 | BALLANDO | |||||||||||
30 | FACCIA | |||||||||||
31 | MANGIASSIMO | |||||||||||
32 | MANGIATA | |||||||||||
33 | STAREI |
Faccio svolgere inoltre alcune analisi della
proposizione e del periodo e di concordanza di tempi e di modi. Tra questi
ultimi, alcuni esercizi con il periodo ipotetico.
Altri esercizi che svolgo
con questi alunni: varie manipolazioni di testi, comprensione, riordinamento,
individuazione dei punti più salienti e significativi, delle intenzioni,
sintesi, differenti modi di dire nelle due lingue, ecc. Come approfondimento
grammaticale, tratto ulteriormente e più dettagliatamente: sostantivi,
aggettivi (dai gradi del qualificativo, agli indefiniti, ecc.), pronomi,
avverbi… E con gli avverbi in particolare propongo degli esercizi contrastivi.
Molti sono i temi, le
strutture e gli approfondimenti che tratto nei due livelli di apprendimento
superiori ed elencarli tutti vorrebbe dire allungare sensibilmente questo
capitolo. Come già detto, a prescindere dal primo gruppo di apprendimento,
settimanalmente, dal secondo al quinto gruppo, fin dove è possibile, tratto
quasi sempre lo stesso tema e le stesse strutture, calibrate, s’intende, al
livello di competenza linguistica dei vari gruppi. Per questa ragione, in
questi capitoli riguardanti i temi svolti e le mete prefissate, per non
incorrere in ripetizioni, ho cercato di presentare degli argomenti differenti
per ogni gruppo.
Per terminare infine il discorso sul programma da me utilizzato nei due
gruppi di livello superiore, desidero solo aggiungere che, come fatto in modo
più sintetico nel livello inferiore, anche in questo 5. gruppo presento alcuni
aspetti fisici ed amministrativi della nostra penisola. E per lo stesso motivo
mi soffermo anche su qualche periodo o personaggio storico italiano, prendendo
spunto da qualche notizia riguardante attuali protagonisti italiani dello
sport, dello spettacolo, ma anche della politica, inquadrati nel contesto
europeo e mondiale.
(cfr.
il mio Studio: INSEGNAMENTO
DELL'ITALIANO IN BAVIERA e il link
del mio sito dedicato al mio insegnamento negli ultimi decenni per conto del
Kultusministerium).