Incontro con i docenti dei corsi di lingua e cultura italiana

Sabato 3 luglio, dalle ore 11:0 alle ore14:00,

nel salone delI'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera

 

Presenti:

·         Console Generale, Min. Filippo Scammacca del Murgo e dell’Agnone;

·         Dott. Mario Berardino, Dirigente Scolastico del Consolato Generale di Francoforte;

·         Dott. Claudio Cumani, Presidente del Comites;

·         Dott.ssa Norma Mattarei, Responsabile Caritas;

·         Tony Màzzaro, Responsabile IAL-CISL Germania;

·         Romeo Catanese, Presidente AS.SC.IT. e.V.;

·         Lucia Tochini, Amministratore AS.SC.IT. e.V.;

·         1 insegnante MAE;

·         1 supplente MAE;

·         5 insegnanti di corsi Caritas;

·         11 insegnanti di corsi IAL-CISL;

·         2 insegnanti di corsi AS.SC.IT. e IAL-CISL.

Questi alcuni dei punti dai vari interventi:

·         La disomogeneità delle classi, per età e/o conoscenza linguistica, è in alcuni casi un problema per un insegnamento efficace.

·         Si segnala la grande differenza fra gli alunni della “terza generazione” (per i quali l’italiano va insegnato come lingua straniera) e gli alunni appena arrivati dall’Italia (per i quali l’italiano è la madrelingua) che sono in forte aumento.

Se i primi dovrebbero usufruire del sostegno scolastico offerto dalle strutture tedesche (e rispetto a loro l’Amministrazione italiana dovrebbe puntare più sull’insegnamento della lingua e cultura italiana), per i nuovi arrivati ha invece ancora senso un intervento di sostegno sostenuto dalla Amministrazione italiana. Questi ultimi hanno in particolare bisogno di essere integrati sia con i bambini germanofoni che nella scuola tedesca.

·         I libri di testo (da alcuni molto criticati) sono spesso arrivati in estremo ritardo o non sono arrivati affatto.

·         È generalmente avvertita la necessità di un confronto e coordinamento fra gli insegnanti, per esempio attraverso incontri di progettazione (all’inizio dell’anno scolastico), aggiornamento (durante l’anno) e verifica (alla fine dell’anno).

·        È fondamentale saper “vendere” il lavoro fatto, presentandolo alla comunità (per es., nel Baden-Württemberg i vari corsi hanno contribuito con lavori presentati poi in una pubblicazione del Consolato).

·         Vanno coinvolti i genitori (lo IAL-CISL fa eleggere in ogni corso 2 rappresentanti, che diventano supporto degli insegnanti, riferimento per insegnanti e genitori, motore dell’informazione sui corsi presso la comunità).

·         Il riconoscimento dei corsi da parte delle scuole bavaresi non è omogeneo: alcune scuole inseriscono la valutazione dei corsi nelle pagelle, altre no. Alcune scuole non informano nemmeno dei corsi, o informano solo gli alunni di famiglie con cognome italiano (quindi i ragazzi di madre italiana e padre tedesco non hanno saputo dei corsi). Il Kultusministerium bavarese ha diramato una circolare nei licei per informarli dei corsi KEU in turco: andrebbe richiesto lo stesso per quelli in italiano.

Questi alcuni dei punti segnalati dal dott. Berardino, nella sua replica:

·      È previsto un incontro a settembre, per programmare l’anno: obiettivi, conoscenze che ci prefiggiamo i ragazzi abbiano acquisito a fine anno, lavoro finale da presentare pubblicamente (possibili esempi: pubblicazione, lavoro teatrale, ecc.), certificazione (è importante che i corsi siano propedeutici alla certificazione linguistica e che questo sia ben chiaro ai genitori. E’ anche importante che le scuole bavaresi riconoscano le competenze acquisite).

·         Previsto poi un incontro di aggiornamento, ad anno avviato (ottobre o novembre).

Primo tema individuato: che cosa è la certificazione.

·         Anche in relazione alla certificazione: è necessario usare e curare i registri, per certificare il percorso formativo.

·         Si deve creare una rete per pubblicizzare i corsi: sedi, orari, ecc. (anche attraverso sito internet, del Consolato o altro).

·         A Neu-Ulm parte ora un progetto per inserire un bambino diversamente abile nella scuola bavarese, con un insegnante di sostegno italiano: se funzionerà, sarà un importante progetto-pilota che potrà essere esteso.

Il tema della scelta dei libri di testo è stato discusso ampiamente alla fine.

Un verbale della riunione è stato redatto dal dott. Giovanni Patriarca (insegnante MAE a Norimberga) e dovrebbe essere disponibile a breve.

 

Claudio Cumani

 

 

 

Ringrazio il Presidente del Comites di Monaco, Dott. Claudio Cumani per l'invio di queste note e la Collega Silvana Sciacca per le foto.

 

 

Fernando Grasso