Reverendo Padre Bassanelli,

gentile Dr.ssa Linardi,

spettabile Redazione!

Nel formulare a Voi tutti e ai lettori del “nostro Corriere”, un sereno e santo Natale come negli anni passati, desidero anche ringraziarVi e complimentarmi di nuovo con Voi per il giornale sempre più bello e assolutamente al passo con i tempi. Giornale che distribuisco regolarmente nei locali italiani,  in alcuni negozi tedeschi con clientela amante della nostra lingua e, s’intende, nel mio ufficio multifunzionale, in cui ricevo settimanalmente i nostri Connazionali per il disbrigo di pratiche consolari (come Corrispondente Consolare) e per questioni di assistenza e consulenza per pratiche pensionistiche e affini (come Vicepresidente delle AclI Baviera).

Un ringraziamento particolare, però, voglio rinnovarlo a Padre  Bassanelli, che, nel giugno scorso,  coinvolgendo il suo Confratello, Padre Dorini,  ha reso possibile la Benedizione della tomba di uno zio di mia moglie e delle altre quasi cinquemila tombe del Cimitero Militare Italiano d’Onore di Frankfurt-Westhausen. Tutto ciò anche a seguito di una mia risposta e promessa espresse dopo un articolo della Dr.ssa Linardi: La morte è una livella, di alcuni mesi prima.

A proposito di Cimiteri Militari d’Onore: qualche giorno fa, il 4 Novembre,  ho partecipato alla Funzione svoltasi al Waldfriedhof di Monaco di Baviera, in occasione della quale, abbiamo onorato la Tomba del nonno di un mio caro amico alpino. Celebrazioni per le quali ho scritto un  resoconto fotografico, già inviatovi, e per le quali unisco alla presente una foto a risoluzione media per un’eventuale pubblicazione cartacea.

Nel frattempo, a 75 anni suonati (gli anni!), dopo 34 anni d’insegnamento presso la locale università e nei corsi di lingua e cultura italiana in Baviera,  continuo a svolgere serenamente le mie attività di sempre; oltre a quelle nominate prima, anche nei Consigli Pastorali della Parrocchia tedesca e della Missione Cattolica Italiana di Kempten, e, anche, impartendo ancora qualche lezione d’italiano, utilizzando pure il Corriere, come spunto per gli incontri.

Questi incontri sono pure allietati da un buon espresso e roba varia, offerto da mia moglie Enza (48 anni di matrimonio, anch’essa settantacinquenne);  tanto che mi sorge il dubbio: alcuni dei miei corsisti, dopo più di vent’anni di appuntamenti, continuano a venire da noi per il caffè di mia moglie, per approfondire la lingua, o perché io non sono stato un bravo insegnante?

Termino, carissimi Amici e Amiche, non voglio approfittare troppo del Vostro tempo! Vi ringrazio di nuovo per lo spazio che, generosamente, mi accordate! Sperando fermamente di poter continuare a leggerVi e distribuire il  Corriere ad multos annos,  come augurato da Tony Màzzaro a Don Gilberti nell’ultimo numero del giornale.