From: xxx Sent: Tuesday, February 6, 2024 9:25 PM To: Fernando Grasso Subject: Seite 64, Übung Nr. 13
Transformation von der ICH-Form in die WIR-Form.
Einen schönen Abend.
Mit freundlichen Grüßen, --------------- Caro Amico, complimenti! Ho postato "wir " accanto al testo originale (che ho riportato in parte nel Suo testo nei punti da Lei sostituiti). Ho evidenziato in grassetto rosso gli errori e in grassetto azzurro alcune possibili alternative. Cliccando la freccia rossa , in fondo alla pagina, potrà accedere alla versione corretta. Le parti da Lei modificate sono marcate in tondo azzurro. A più tardi! Fernando Grasso |
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unità 5, pag. 64, es. 13. Trasformare la descrizione della giornata di una ragazza in prima persona singolare ("io") in un racconto in prima persona plurale: "noi". Evidenziare le modifiche in azzurro tondo.
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Una ragazza descrive una sua giornata (io). |
La ragazza racconta una sua giornata usando: "noi".
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SUL TRENO, A LEZIONE DI VITA (Io) abito in provincia di Modena e vorrei frequentare il Politecnico a Milano La mia estate è un continuo scendere e salire da un treno all' altro per cercare casa. La mia giornata di ieri: parto da Modena con un treno regionale senza aria condizionata, mi siedo e apro il mio libro. Davanti a me c'è un ragazzo con cui parlo fino a Milano. Scendo. Dopo aver visto un appartamento a Milano. è già ora di risalire sul treno (senza aria condizionata). Mi siedo vicino a due ragazzi pakistani che, a un certo punto, tirano fuori un vassoio di prugne e le offrono agli altri viaggiatori. È per queste giornate che non riesco a vedere nell'altro un nemico, ma un possibile compagno di viaggio. La nostra fortuna è enorme: possiamo viaggiare, studiare lontano da casa, e comunicare. Non si può non cercare il dialogo
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SUL TRENO, A LEZIONE DI VITA (Noi) abitiamo in provincia di Modena e vorremmo frequentare il Politecnico di Milano. La nostra estate è un continuo salire e scendere da un treno all'altro per cercare casa.
La nostra giornata di ieri: partiamo da Modena su un treno regionale senza aria condizionata, ci sediamo e apriamo i libri / i nostri libri. Davanti a noi c'è un ragazzo con lui cui parliamo fineo a Milano. Usciamo. Dopo aver visitato / aver visto un appartamento a Milano, è già ora di risalire sul treno (senza aria condizionata). Ci sediamo vicino a due ragazzi pakistani che, a un certo punto, tirano fuori un vassoio di prugne e le offrono agli altri viaggiatori. È per queste giornate che non possiamo riusciamo a vedere nell’altro un nemico, ma un possibile compagno di viaggio. La nostra fortuna è enorme: possiamo viaggiare, studiare lontano da casa, e comunicare. Non possiamo / non si può non cercare il dialogo... |