SOLUZIONE

 I TEMPI DELL'INDICATIVO DEI

VERBI AUSILIARI ESSERE E AVERE

 

 

Consulta anche:

 le tabelle di:

essere    avere

e la coniugazione dei verbi

 

Gli ausiliari essere e avere oltre ad avere un significato autonomo, possono essere utilizzati in combinazione con altri verbi, permettendo, così, la formazione di tutti i tempi composti di questi ultimi.

 

Qui di seguito verranno trattati i tempi dell'indicativo di essere e avere.

 

II modo indicativo ha otto tempi: uno per indicare un'azione (io sono; io ho); cinque per indicare un'azione passata (io sono stato, io fui, io ero, io ero stato, io fui stato; io ho avuto, io ebbi, io avevo, io avevo avuto, io ebbi avuto) e due per indicare un'azione futura (io sarò, io sarò stato; io avrò, io avrò avuto).

 

PRESENTE

L’indicativo presente si usa per parlare di un’azione che si verifica nel momento in cui si parlao per esprimere un’azione che avviene abitualmente.  In questi casi si usa, quindi, il presente.

Es.: Ora (io) sono al computer; Giada ha uno smartphone di ultima generazione. Tutti i giorni Enza è in cucina già alle otto del mattino. In inverno Giovanna ha sempre freddo.

 

PASSATO

II passato prossimo indica un'azione svolta in un tempo non ancora completamente trascorso. Si forma prendendo il verbo ausiliare al presente e combinandolo con il suo participio passato. Il participio passato si accorda con il soggetto della frase quando si utilizza l'ausiliare "essere"; e anche con "avere" quando il participio è preceduto da un pronome personale che specifichi il genere o il numero.

Es.: Maria dice: "Ieri sono andata al mare". "Ieri (io) ho avuto la febbre". "L'hai (la hai) avuta veramente?".

 

II passato remoto indica un'azione accaduta in un tempo completamente passato; si usa quindi il passato remoto del verbo.

Es.: Noi fummo molto contenti in quell'occasione. Nel 1950 quella famiglia ebbe tanta fortuna.

 

L’indicativo imperfetto si usa: per esprimere un’azione passata di una certa durata; per parlare di un fatto che avveniva ripetutamente nel passato; per indicare la contemporaneità tra due azioni passate; nelle narrazioni e nelle descrizioni; al posto del passato remoto; per dare espressività alla cronaca di un fatto. In questi casi si usa, appunto, l'imperfetto.

Es.: Ieri, alle 10:00 (io) ero dal dentista. Maria aveva paura dei cani. Tutte le estati Francesca era da noi. Mario, da bambino, aveva sempre appetito. Mentre io ero al lavoro, mia moglie era a casa. Enza aveva un cane e Fernando aveva un gatto. Era una bambina molto graziosa. I miei nonni avevano una villa al mare. Era il 2006 l'anno della vittoria della squadra italiana ai mondiali. Sentendo quello sparo Luigi aveva paura.

        

II trapassato prossimo indica un'azione già accaduta prima di un'altra; si usa quindi l'imperfetto e il participio passato del verbo. Il participio passato si accorda con il soggetto della frase quando si utilizza l'ausiliare "essere"; e anche con "avere" quando il participio passato è preceduto da un pronome personale che specifichi il genere o il numero.

Es.: Enza dice: "Ero già stata da quella parrucchiera"."Io avevo avuto  prima di Luigi quella notizia". "L'avevi (la avevi) veramente avuta prima?".

 

II trapassato remoto indica un'azione già accaduta prima di un'altra pure accaduta nel passato, espressa di regola al passato remoto. Viene preceduto dalle congiunzioni: quando, appena, dopo che. Si usa il passato remoto e il participio passato del verbo. Il participio passato si accorda con il soggetto della frase quando si utilizza l'ausiliare "essere"; e anche con "avere" quando il participio passato è preceduto da un pronome personale che specifichi il genere o il numero.

Es.: Dopo che (lei) fu arrivata, cominciò a parlare con Lucia. "Dopo che (lui) ebbe avuto nelle sue mani la scatola, l'aprì/aperse". "L'ebbe (la ebbe) avuta veramente nelle sue mani?".

 

FUTURO

II futuro semplice indica un'azione che accadrà in futuro. Si usa quindi il futuro semplice del verbo.

Es.: domani (io) sarò a Monaco a una conferenza. Se (noi) avremo voglia andremo dai nostri  amici.

 

II futuro anteriore indica un'azione che accadrà nel futuro, prima di un'altra pure futura. Si forma prendendo il  futuro semplice e combinandolo con il participio passato del verbo. Il participio passato si accorda con il soggetto della frase quando si utilizza l'ausiliare "essere"; e anche con "avere" quando il participio passato è preceduto da un pronome personale che specifichi il genere o il numero.

Es.:  Enza dice: "Dopo che sarò stata a Catania, andrò a Randazzo. Non appena le avrò avute (le cartoline) te le mostrerò.

 

 ESERCIZI CON I TEMPI DELL'INDICATIVO DEI

VERBI AUSILIARI ESSERE E AVERE

 

PRESENTE

Coniuga al presente gli infiniti tra parentesi:

1) I nostri vicini sono (essere) sempre molto gentili con noi.

2) Voi avete (avere) un bell'appartamento nella vostra città.

3) Io sono (essere) nel mio ufficio tutti i lunedì.

4) Tu vuoi avere (avere) sempre ragione

5) Enza è (essere) una cuoca sopraffina.

6) Noi siamo (essere) italiani.

 

PASSATO

Coniuga al passato prossimo gli infiniti tra parentesi:

1) Per due settimane (noi) abbiamo avuto (avere) dei graditi ospiti a casa nostra.

2) Ieri (noi) siamo stati (essere) da Giovanna.

3) Luisa dice: "Io sono stata (essere) fortunata".

4) Due anni fa molti hanno avuto (avere) il Covid.

5) Da Agosto a Ottobre io e Enza siamo stati (essere) a Catania nel nostro appartamento.

6) Ieri, Francesca,  ha avuto (avere) la gratifica di Natale dalla ditta.

Coniuga al passato remoto gli infiniti tra parentesi:

1)  Il professore, quel giorno, fu (essere) più severo del solito.

2)  Fernando racconta: "Io, a tre anni, ebbi (avere) una grave malattia e fui (essere) uno dei primi siciliani a essere curato con la penicillina.

3)  Quell'anno la TV ebbe (avere) un record di ascolti.

4)  Gli inquilini di quel palazzo, in quell'occasione, furono (essere) tutti d'accordo.

5)  Nunzio Grasso fu (essere) il capostipite dei Grasso a S. Juan, in Argentina.

Coniuga all'imperfetto gli infiniti tra parentesi:

1) Quel giorno Vittorio aveva (avere) un semplice raffreddore, tu, invece, avevi (avere) una forte bronchite.

2) Il professore, quel giorno, aveva (avere) un diavolo per capello.

3) Fino a qualche anno fa, gli inquilini, in genere,  erano (essere) quasi tutti d'accordo; dopo l'arrivo del nuovo amministratore non più.

4) Mentre (noi) eravamo (essere) a Catania sono venuti a trovarci i nostri nipoti.

5) Quando i Grasso, quasi tutti i lunedì, erano (essere) in campagna erano (essere) tutti felici.

6) Mentre (io) ero (essere) nel salone con Mario, Enza e Daniela erano (essere) affaccendate in cucina.

Coniuga al trapassato prossimo gli infiniti tra parentesi:

1) Maria prima di venire da me era stata (essere) da Francesca.

2) Angela, è potuta venire solo oggi da me perché nei giorni scorsi aveva avuto (avere) l'influenza.

3) Giovedì scorso Giovanna e Angela hanno restituito il libro che  gli  era stato (essere) prestato / loro dalla biblioteca un mese fa.

4) Gli studenti si sono scusati con il professore perché il giorno prima erano stati (essere) molto scortesi con lui.

5) Ieri Lucia mi ha riportato lo smartphone che lei aveva avuto (avere) in regalo da me qualche mese fa.

6) Quella squadra, fino a quel momento, non aveva mai avuto (avere) fortuna.

Coniuga al trapassato remoto  gli infiniti tra parentesi:

1) Franca decise di perdonare Lucia dopo che le furono stati (essere) spiegati i motivi dello sbaglio di quest'ultima.

2) L'insegnante diede il permesso agli studenti dopo che ebbe avuto (avere) il benestare dal Preside.

3) Dopo che il Preside ebbe avuto (avere) la relazione dalle mani del Professore, approvò la decisione di quest'ultimo.

4) Enza e Fernando comprarono la loro prima macchina dopo che ne furono stati (essere) sprovvisti per ben dieci anni.

5) Dopo che il Direttore ebbe avuto (avere) davanti a sé lo scolaro, decise di perdonarlo.

6) Maria cominciò ad imparare seriamente l'informatica dopo che ebbe avuto (avere) in regalo un bel portatile.

FUTURO

Coniuga al futuro semplice gli infiniti tra parentesi:

1) (Io) domani, per il mio compleanno, avrò (avere) a casa alcuni parenti.

2) Domenica (noi) saremo (essere) a casa vostra.

3) La settimana prossima mia figlia avrà (avere) da svolgere un compito difficile, ma, se avrà (avere)

fortuna, avrà (avere) un bel voto.

4) Nella prossima estate Enza e Fernando saranno (essere) di nuovo a Catania.

5) Dopo questa scenata, sicuramente, i nostri rapporti non saranno (essere) più come prima.

6) Signorina, se  nel pomeriggio avrà (avere) tempo le detterò la lettera per l'ing. Bistolfi.

Coniuga al futuro semplice e anteriore gli infiniti tra parentesi:

1) L'avvocato avrà (avere) una visione più chiara della tua situazione patrimoniale dopo che avrà avuto (avere) modo di studiare gli atti.

2) Non appena (io) avrò avuto (avere) il permesso da mia sorella (tu) avrai (avere) il suo  iphone  e così (tu) potrai  chattare con Giada.

3) Il Ministro sarà  (essere), di sicuro, soddisfatto dopo che sarà stato (essere) nel nostro ufficio.

4) Giovedì Franca sarà (essere) molto contenta se il giorno prima sarà stata (essere) scelta dalla Commissione per quel seminario.

5) Dopo che (voi) domani sarete stati (essere)  a parlare con Luigi (voi) sarete  (essere) più tranquilli nella scelta che dovrete fare.

6) Quando il signor Rossi avrà avuto  (avere) in mano la pagella di suo figlio. sarà (essere) contento se vi saranno (essere) bei voti.