COMITES
DI MONACO DI BAVIERA
Gentile
Viceconsole Dott. Ricciardi, gentile Direttrice dell’Istituto Italiano
di Cultura Dott.ssa Gruber, gentile Generale Fiorito, gentili Autorità Civili
e Militari, cari Padre Gabriele, Amici della Missione Cattolica, Rappresentanti
delle Associazioni, cari Connazionali tutti,
come ogni anno ci ritroviamo per ricordare i nostri defunti e i caduti di
tutte le guerre e per celebrare la giornata dell'Unità Nazionale e la
festa delle Forze Armate.
E ci ritroviamo in un cimitero militare che raccoglie uomini e donne,
militari e civili caduti nelle due guerre mondiali, in combattimento, nei
campi di prigionia o concentramento. Uomini e donne che riposano qui,
lontani dai paesi che li hanno visti nascere e crescere, lontani da figli,
nipoti e pronipoti. Un pezzo d’Italia fuori d’Italia.
E noi siamo qui con loro. Anche noi lontani dai luoghi di origine nostri o
dei nostri genitori e nonni. Siamo qui a ripensare ai nostri cari che non
ci sono più. A cercare nei nostri pensieri più profondi il senso del
nostro essere su questo mondo.
Un senso che parte certo da noi stessi, ma si sviluppa e trova la sua
ragione più vera nei nostri rapporti con gli altri. Ecco allora che il
ricordo dei defunti, ciò che ci hanno insegnato e lasciato, si incarna
nelle nostre famiglie, nelle nostre comunità. E rafforza il senso del
nostro stare insieme, del nostro essere comunità. Una comunità che non
si chiude in se stessa, ma sa essere solidale ed accogliente. Ed in questo
percorso l’Unità Nazionale – che oggi festeggiamo – non è
nazionalismo, non è un castello orgoglioso e chiuso agli altri, ma
piuttosto un’identità aperta all’Europa ed al mondo. E le Forze
Armate – che pure festeggiamo oggi – sono uno
strumento di una politica della difesa e della sicurezza che è tanto più
necessaria oggi, quando drammatiche nubi di guerra si addensano ai confini
della nostra Europa, all’interno dell’Europa stessa.
Mille spunti ci arrivano in questa giornata ed in questo luogo, così
carichi di memoria.
Permettetemi di aggiungere qualche pensiero sulla nostra comunità
bavarese.
Oggi è l’ultima volta che sono qui con voi da presidente del Comites. A
Dicembre ci saranno le elezioni per il rinnovo del Comitato e – come da
tempo annunciato – io non mi ricandido.
In questi quasi undici anni questo Comites ha fatto molto.
Per esempio, è grazie all’impegno congiunto dell’allora Console
Generale Francesco Scarlata, dell’allora Consigliera Comunale Fiorenza
Colonnella e del Comites se alla fine del 2004 la Baviera ha finalmente
riconosciuto anche agli italiani il diritto alla doppia cittadinanza.
In questi anni abbiamo visitato le comunità, le Associazioni italiane ed
italo-tedesche, i gruppi dei genitori e degli insegnanti dei corsi di
lingua e cultura italiana, le realtà del mondo economico, delle imprese e
della ricerca, i centri studi militari su tutto il territorio: siamo stati
ad Augsburg, Dachau, Dillingen, Füssen, Garching, Garmisch-Panterkirchen,
Geltendorf, Ingolstadt, Landsberg, Landshut, Lauingen, Lindau, Karlsfeld,
Kaufbeuren, Memmingen, München, Neu-Ulm, Oberammergau, Passau,
Pfaffenhofen, Planegg, Straubing, Weilheim (e sicuramente dimentico
qualche località). A Kempten, Ingolstadt, Landsberg, München, Nürnberg,
Passau, Straubing, Weilheim abbiamo incontrato i sindaci. Abbiamo visitato
gli italiani detenuti nelle carceri di Augsburg, Ingolstadt, Landsberg,
Kaisheim, Kempten, München-Stadelheim, Straubing. Con tutte le autorità
tedesche abbiamo affrontato i temi dell’integrazione e del successo
scolastico e professionale dei nostri connazionali.
Ci siamo impegnati sui temi della scuola, dell’educazione, della salute,
del lavoro, dell’assistenza sociale, attraverso incontri con la nostra
comunità e con le autorità tedesche, organizzando convegni, stampando
guide pratiche per aiutare i connazionali nei loro rapporti con il mondo
bavarese (Penso ai nostri convegni sulla didattica e sul bilinguismo,
sulla salute, sulla formazione professionale... Penso al nostro manuale
informativo sulla vita in Baviera, alle nostre guide sul sistema
scolastico bavarese, sull’assistenza domiciliare, sulla Grundsicherung,
sulla tutela sociale nella terza età, sul sistema sanitario in Baviera,
sulle vaccinazioni, sulla psicoterapia, e così via).
Tramite il nostro “Pportello per i cittadini” abbiamo fornito
un primo aiuto e sostegno a tutti coloro che si sono rivolti a noi (in
oltre dieci anni sono stati diverse centinaia). Con le nostre campagne
sulla doppia cittadinanza e sulla partecipazione alle elezioni
amministrative bavaresi abbiamo cercato di sostenere l’integrazione e la
piena partecipazione dei connazionali alla vita sociale, culturale e
politica locale.
E nella vita politica locale ci siamo inseriti in prima persona: qualche
anno fa siamo stati invitati a collaborare col Governo Federale tedesco
nella stesura del programma federale per l’integrazione. Ed oggi
partecipiamo al “Runder Tisch Integration” del Ministero Bavarese
della Pubblica Istruzione ed al “Bayerischer Integrationsrat”.
Questo Comites lascia al nuovo un’eredità ricca e variegata,
un’estesa rete di rapporti e collaborazioni. Sono sicuro che il nuovo
Comites saprà farne buon uso, estendendo ed approfondendo il lavoro fatto
finora.
Ora però tocca a voi. A tutti noi.
Purtroppo alle elezioni di Dicembre sarà presente una sola lista. È
questa una situazione che nessuno si era augurato. Personalmente mi sono
speso in tutti gli ultimi anni affinché le forze che mi hanno sostenuto
al Comites volessero dare un forte segnale di unità e continuità e si
presentassero insieme. Purtroppo così non è stato, e delle liste che si
sono formate separatamente, solo una ha raggiunto il numero necessario di
sostenitori. Con rammarico generale, devo dire.
Tuttavia mi auguro che la partecipazione al voto non sarà per questo
bassa. Iscrivetevi al registro degli elettori (c’è tempo fino al 19
novembre). Non solo perché questo registro sarà molto probabilmente
usato in futuro anche per le elezioni politiche (e potrà votare solo chi
si è iscritto), ma anche purché se si dovesse registrare un basso numero
di connazionali, avranno più forza tutti coloro che vogliono cancellare i
diritti di noi italiani all’estero, col motivo che non siamo interessati
e che costiamo troppo! Quindi, anche se non intendete votare per l’unica
lista che si presenta alle elezioni del Comites, registratevi comunque al
registro degli elettori!
Alla fine del mio ultimo discorso, in questo luogo particolare, in questo
pezzo d’Italia fuori d’Italia, permettetemi di ringraziare tutti voi.
Ringraziarvi per il sostegno che ci avete dato in questi anni, per quello
che ci avete insegnato, per le vostre critiche che ci hanno spronato a
fare di più e meglio. Vi ringrazio tutti, uno ad uno per questi quasi
undici anni impegnativi ed arricchenti.
Porterò nel cuore i nostri incontri.
Ed auguro a tutti noi che lo spirito di unità e responsabilità
collettiva che ci unisce oggi in questa cerimonia resti con noi anche
nella vita quotidiana.
Auguro a tutti noi di saper imparare dal passato, saper progettare il
futuro, saper vivere nel presente.
Auguro a tutti noi serenità, solidarietà, partecipazione, unità.
Grazie.
Claudio
Cumani
Monaco
di Baviera, 1° Novembre 2014
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