CONSOLATO GENERALE D'ITALIA

MONACO DI BAVIERA

Discorso del Viceconsole Dr. Enrico Alfonso Ricciardi in occasione della Cerimonia

per la Festa dell'Unità Nazionale e la Festa delle Forze Armate

al Walfriedhof di Monaco di Baviera

Stimatissimi Connazionali, pregiatissimi Ufficiali, Sottufficiali e Soldati,

cari Missionari e Missionarie,

Vi  porto intanto il saluto del Console Generale Filippo Scammaca, che con suo grosso rammarico non è potuto venire a questa commemorazione.

Quest’anno ricordiamo anche il centenario dello scoppio della I Guerra Mondiale. Le guerre, purtroppo, sono un male necessario: servono a difendersi dalle aggressioni e dalle minacce di popoli o di regimi prevaricatori. “si vis pacem, para bellum” scrisse già nel IV secolo Vegezio “se vuoi la pace, preparati alla guerra”. Tuttavia la I G. M.  fu una guerra inutile, dettata solo dai nazionalismi.  Essa servì solo a preparare il terreno della II G. M. Peraltro, ancora oggi, molte persone sono legate al conflitto del 1914-1918, sia direttamente, sia indirettamente.

Vi racconto una storia a tale proposito. Un soldato di un paesino abruzzese venne gravemente ferito nel 1916 durante una delle innumerevoli battaglie. Come si usava allora, alla fine dello scontro i soldati risultati vincitori  passavano per dare il colpo di grazia ai feriti gravissimi, per non farli più soffrire. Quel soldato abruzzese capì quello che stava avvenendo e con le residue forze iniziò  a urlare che era ancora vivo. Il soldato austriaco ebbe pietà di  lui e, invece di finirlo, lo fece recuperare dai servizi sanitari, per concludere la guerra in prigionia nella fortezza di Ljubliana.  Quel soldato abruzzese era mio nonno, per cui sia io, sia i miei figli, dobbiamo ringraziare la  pietà di  un soldato austriaco.

Detto questo, concludo osservando che, per conservare la memoria, è indispensabile l’operato di organismi come Onorcaduti, del Ministero della Difesa, che curano   tra grandi difficoltà la manutenzione di questi cimiteri di guerra. A Onorcaduti  va quindi il nostro plauso e la nostra ammirazione.

Con l’occasione desidero ringraziare anche la Volksbund Deutsche Kriegsgräberfürsorge, omologa tedesca di Onorcaduti,  per i Jugendlager ai quali ho partecipato e che  mi hanno insegnato il valore della memoria.

Enrico Alfonso Ricciardi

Monaco di Baviera, 1° Novembre 2014