Sehr geehrte Frau Staatssekretärin Katja Hessel,

Sehr geehrter Herr Regierungspräsident Christoph Hillenbrand,

Sehr geehrter Herr Regierungspräsident Heinz Grunwald,

Sehr verehrte Damen und Herren,

Wir feiern heute den drei und sechzigsten Jahrestag der Italienischen Republik. Diese wurde  am 2. Juni 1946 ausgerufen. In Folge der Volksabstimmung, welche, die Wandlung Italiens in eine Republik, bestätigte.

·    Zu diesem Anlass möchte ich zuerst die Vertreterin der Bayerischen Staatsregierung, Frau Staatssekretärin für Wirtschaft, Infrastruktur,  Technologie und Verkehr,  Katja Hessel, ganz herzlich begrüßen. Ich bin geehrt, Frau Staatssekretärin, Sie an diesem Festakt  im italienischen Generalkonsulat zu empfangen. 

·    Ganz gerne begrüße ich den Regierungspräsidenten von Oberbayern, Herrn Christoph Hillenbrand und den Regierungspräsidenten von Niederbayern, Herrn Heinz Grunwald.

·    Ein Gruß Gott gilt auch dem Oberbürgermeister der Stadt Dillingen an der Donau, Herrn Frank Kunz, und dem Ersten Bürgermeister der Stadt Lauingen an der Donau, Herrn Wolfgang Schenk.

·    Recht herzlich willkommen, heiße ich Frau Stadträtin Monika Renner, die heute in  Vertretung des Oberbürgermeisters der Stadt München, Christian Ude, bei uns ist.

·    Herzlich willkommen auch an alle staatlichen und städtischen Behörden, die, heute Abend, hier anwesend sind und eine längere Anreise nicht gescheut haben.

·    Ich möchte noch sowohl den Präsidenten des bayerischen Verwaltungsgerichtshofs, Herrn Dr. Rolf Hueffer, als auch  den Präsidenten des Finanzgerichts München, Herrn Dr. Michael Wolf,  willkommen heißen.

·    Ich freue mich sehr den bayerischen Landespolizeipräsidenten, Herrn Waldemar Kindler, den Polizeipräsidenten von München, Herrn Prof. Dr. Wilhelm Schmidbauer, hier begrüßen zu dürfen.

·    Meine Grüsse richte ich auch an den Erzpriester des Ökumenischen Patriarchats, Hochwürdigster Vater Apostolos Malamoussis; und an Dom Kapitular, Monsignor Wolfgang Huber, in Vertretung Seiner Eminenz, Herrn Erzbischof Dr. Reinhard Marx, sowie an die Regionalbischöfin, Frau Susanne Breit-Kessler, in Vertretung des Landesbischofs Dr. Johannes Friedrich.

·    Und selbstverständlich, last but not least, möchte ich einen Gruß, an meine Kollegen, an das gesamte Konsularische Korps aussprechen, und zunächst einmal, sowohl an den Doyen des im Freistaat Bayern akkreditierten Konsularkorps, Herrn Alexander Karachèvtsev, Generalkonsul der Russischen Föderation. Als auch an den Generalsekretär des konsularischen Korps, Herrn Ludwig Alexander Greissl, Honorarkonsul von Nepal

 

Altrettanto calorosamente vorrei salutare tutti i miei connazionali. In primis, il Presidente del Comites di Monaco di Baviera, il Dr. Claudio Cumani e tutti i membri dello stesso Comitato; il Generale di Squadra Aerea Antonino Altorio, direttore generale della NETMA; il Presidente della Camera di Commercio Italiana a Monaco di Baviera, la Dr.ssa Annamaria Andretta, il Direttore dell’Ufficio ENIT di Monaco, Leonardo Campanelli, i corrispondenti consolari, i Presidenti delle Associazioni degli Italiani e i loro membri.

E al riguardo vorrei esprimere al Circolo dei Trentini nel Mondo di Monaco le mie più vive condoglianze per la scomparsa di Rino Zandonai, Direttore dell’Associazione Trentini nel Mondo, nel tragico incidente aereo incorso nei giorni scorsi al volo AIR FRANCE da Rio de Janeiro a Parigi. Rino Zandonai era qui a Monaco la scorsa settimana e ora non c’è più. Il cordoglio va naturalmente a tutte le vittime indistintamente, a prescindere - come ovvio - dalla loro nazionalità.

Un saluto vorrei rivolgere poi ai presidenti ed i rappresentanti degli enti gestori e dei patronati.  Vorrei infine dare il benvenuto ai cittadini italiani dell’Ufficio Europeo dei Brevetti, dell’European Southern Observatory, della NETMA, della NATO School di Oberammergau ed i ricercatori italiani in servizio presso gli istituti di ricerca tedeschi presenti a Monaco. E infine, naturalmente, quanti vivono ed operano qui in Baviera.

A tutti i cittadini italiani desidero rinnovare il più cordiale augurio in occasione della nostra Festa Nazionale. Una giornata particolare, occasione per affermare in modo sempre più maturo la nostra identità nazionale, unitamente all’orgoglio per il nostro Paese.   È solo rafforzando la comune identità e l’effettiva coesione del Paese, che l’Italia può mettere a frutto le sue potenzialità e far valere – nel nuovo contesto globale – il suo contributo di nazione indipendente e pienamente partecipe del concerto delle nazioni europee.  Con queste parole si è espresso il Presidente Napolitano in un suo recente discorso.

 

Meine sehr verehrten Damen und Herren,

Wie erwähnt, jährt sich heute der Jahrestag der Italienischen Republik. An jenem fernen Zweiten Juni 1946 begann eine neue Epoche im Leben des Landes. Der Entscheid  zugunsten einer Republik erfolgte in Italien mittels Volksabstimmung und mündete schließlich in der Verfassung, die am 1. Januar 1948 in Kraft trat.

Die Werte, auf die sich die italienische Gesellschaft gründet, sind das Ergebnis des Engagements von Generationen von Menschen verschiedener politischer Gesinnung und wurden im Grundgesetz der demokratischen Verfassung verankert. Italien und Deutschland sind auch durch die Ereignisse des zwanzigsten  Jahrhunderts verbunden. Dieses Jahr feiert Deutschland den 60sten Geburtstag seines Grundgesetzes. Die italienische Verfassung  hingegen hat ihren 60gsten Jahrestag letztes Jahr gefeiert. Eine Verfassung, die unter anderem die Weichen für die Teilnahme Italiens am europäischen Integrationsprozess gestellt hat. Und dazu, ich zitiere: Der stärkste Identifikationsfaktor zwischen unserem Grundgesetz und der Ausrichtung der europäischen Verträge ist in der Vorstellung des Primats des Menschen seiner Entwicklung in Freiheit und Gleichheit, seiner Würde, als Fundament der Menschen- und Bürgerrechte aufzufinden. So das italienische Staatsoberhaupt, Giorgio Napolitano.

 

E a proposito di Europa, vorrei sottolineare come questa Festa Nazionale cada a pochi giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento Europeo. Voto che verrà celebrato nel prossimo fine settimana in tutti e 27 Paesi membri dell’Unione e che vede anche questo Consolato Generale, come tutta la rete diplomatico-consolare italiana all’estero, impegnato ad organizzare le operazioni che, qui il 5 e 6 giugno,  consentiranno ai cittadini italiani qui residenti di votare in loco per i candidati italiani, qualora non abbiano scelto di votare per i candidati tedeschi o di tornare in Italia per esprimere il proprio voto. Qualunque siano le modalità scelte, l’auspicio è che alta sia la partecipazione al voto. Nella consapevolezza del rilievo, che le materie rientranti nelle competenze del Parlamento Europeo rivestono per la vita di tutti i cittadini europei. Un’alta partecipazione al voto nei 27 paesi dell’Unione Europea sarebbe quindi un importante segnale in direzione di quel superamento del deficit di rappresentatività, che taluni rimproverano alle Istituzioni comunitarie. Ed in questo spirito, vorrei esprimere un plauso per l’iniziativa informativa del COMITES a sostegno del voto in questa circoscrizione consolare. È un invito naturalmente rivolto alla comunità italiana. Una comunità ben inserita, ma che naturalmente deve proseguire nel percorso verso la sua più completa integrazione, con una crescita sociale, culturale ed economica che passa anche per una migliore riuscita dei giovani nel sistema scolastico locale. Un obiettivo questo, che è certo fra le prime priorità del Consolato Generale. 

Cari concittadini 

L’Italia vive oggi, insieme all’Europa, tutte le incognite e le sfide di un mondo in trasformazione. La Festa Nazionale è anche l’occasione per ricordare che la Repubblica nacque sessantatré anni fa tra grandi speranze e potendo contare sulla volontà diffusa fra gli Italiani di allora di ricostruire e far rinascere il Paese, in un clima di libertà, attraverso uno sforzo straordinario di solidarietà e di unità. È qualcosa che vale la pena di ricordare – è questa la conclusione del nostro Capo dello Stato in un suo discorso  - perché l’Italia, divenuta un paese altamente sviluppato,  avrebbe bisogno di uno sforzo simile, per la complessità dei problemi che sono dinanzi alla società e allo Stato, in un mondo profondamente mutato. Ebbene, a me sembra – ma ben più autorevolmente di me lo ha ricordato ieri il Presidente Napolitano - che gli Italiani abbiano dato intanto un’importante risposta a seguito del terremoto che lo scorso aprile ha colpito l’Abruzzo. E vorrei cogliere l’occasione per unire noi tutti nel cordoglio per le vittime, alle quali, credo, vada naturalmente il memore pensiero di tutti noi qui presenti.

 

Der heutige Festakt findet in einem Jahr statt, das gebeutelt ist von den Auswirkungen der Finanz- und Wirtschaftskrise. Diese Krise scheint ein Vorbote von bedeutenden Veränderungen zu sein. Jedoch sollten wir, trotz ihrer negativen Auswirkungen,  mit Optimismus nach vorne blicken und die Möglichkeiten, die sie uns bieten könnte, nutzen. So könnte Europa gestärkt aus dieser Krise hervorgehen. Auch dank seiner Handlungen während der Krise, zu deren Bewältigung es gerade eine Schlüsselrolle spielt.

Meine Damen und Herren,

2009 ist ein bedeutsames Jahr für die Europäische Union. Dies Jahr wird, so hoffen wir, die Ratifizierung des Vertrages von Lissabon mit sich bringen. Doch das Jahr 2009 bedeutet auch die Erneuerung des Europaeischen Parlaments und der Kommission. In wenigen Tagen werden  alle Bürger der 27 Mitgliedsstaaten der EU an die Urnen gebeten, um das neue Europaparlament zu wählen. Eine hohe Wahlbeteiligung wäre deshalb erfreulich. Dies wäre ein wichtiges Signal der Teilhabe der europäischen Bürger am Projekt Europa. Dies wäre auch ein wichtiges Signal in Richtung eines gemeinsamen europäischen Bewusstseins. Ein Bewusstsein, dass vielleicht auch durch die jetzige Finanz- und Wirtschaftskrise gestärkt worden ist.

Heuer ist jedoch nicht nur ein von der Krise geprägtes Jahr. Es ist auch ein Jahr, reich an Feierlichkeiten. Deutschland feiert 60 Jahre Bundesrepublik und 20 Jahre Mauerfall, der den Weg zur Wiedervereinigung ebnete.

Doch auch der Euro feiert einen runden Geburtstag.  Seit 10 Jahren ist er nun mehr im Umlauf. Eine Währung, die vielleicht, auch mit einiger Skepsis angenommen wurde, sich jedoch im Weltmarkt mittlerweile immer etabliert hat und schließlich als einheitliche Währung eines ganzen Gebietes zum Ausdruck dessen Gemeinschaftsgefühls geworden ist.

 

Meine Damen  und Herren

Auch für Italien, wie für alle anderen, ist 2009 ein schwieriges Jahr. Aber für uns, war es dies auch auf Grund einer Naturkatastrophe  des Erdbebens in der Region Abruzzen im April. In dieser schlimmen Zeit jedoch hat Italien Solidarität und Unterstützung aus der ganzen Welt erfahren. Vor allem auch von unseren deutschen Freunden. Ohne die zahlreichen privaten Initiativen aus Deutschland in ihrem Wert schmälern zu wollen, möchte ich dennoch den Beitrag hervorheben, den die Bundesrepublik zum Wiederaufbau des kleinen Abruzzendorfs Onna, leistet. Ein Dorf, in dem sich die Geschicke Deutschlands und Italiens im 2. Weltkrieg, auf tragische Art und Weise verstrickte. Auch deshalb haben wir natürlich diese Hilfsbereitschaft mit großer Dankbarkeit begrüßt. Als Zeichen der Freundschaft und Anteilnahme.

Aber 2009 ist für uns auch ein Jahr der Verpflichtungen und Verantwortung. Italien hat dieses Jahr den Vorsitz der G 8 Staaten inne. In wenigen Wochen wird der Gipfel der Staatsoberhäupter und Regierungschefs in L’Aquila selbst, Zentrum des Erdbebenunglücks, stattfinden. Italien ist natürlich stark bemüht, diese Verpflichtung best möglich  nachzukommen.

Meine Damen und Herren,

Italien ist seit jeher mit München verbunden. Aber natürlich ist Italien nicht nur an München und nicht nur München an Italien gebunden. Es ist ganz Bayern. Historische Bindungen, die aus der Vergangenheit erwachsen und sich fortlaufend mit neuer Energie nähren. Die Interessen, die uns vereinen, sind viele. Sicherlich auch wegen der geografischen Nähe, aber auch aufgrund einer Komplementarität, die sich über Jahrzehnte hinweg vertieft hat und die wir gemeinsam aufbauen wollen. Das gilt natürlich für die Wirtschaft. Die Handelsdaten sprechen ja schon für sich. Stark ist zwar die grenzüberschreitende Zusammenarbeit zwischen Regionen zweier Länder mit gemeinsamer Veranlagung. In diesem Zusammenhang begrüße ich die kürzliche Unterzeichnung der Absichtserklärung zum Brenner-Aktionsplan 2009 in Rom. Dieser Schritt ebnet jetzt den Weg für eine leistungsfähige Schienenverbindung auf der Brenner-Achse nach Verona. Umso mehr möchte ich Sie, sehr verehrte Frau Staatssekretärin Hessel, nochmals herzlich willkommen heißen. Sie haben, vor wenigen Tagen, im Auftrag der Bayerischen Staatsregierung, diese Erklärung unterschrieben.

Ebenso wichtig, ist sowohl die Rolle des im Freistaat ansässigen italienischen Unternehmertums als auch der Beitrag der italienischen Mittelständigen und Arbeitnehmer mit Migrationhintergrund, zum Wachstum Bayerns. Auch in diesem Zusammenhang freue ich mich, zu erwähnen, dass die bayerische Polizei eine hier gebürtige Italienerin als Polizeioberwachmeisterin in Ihren Dienst aufgenommen hat. Mit den Worten vom Bayerischen Staatsminister des Innern, Joachim Herrmann. „Ein Musterbeispiel der Integration, eine Bereicherung der Polizei“. Aber an dieser Stelle möchte ich auch auf all die Italiener, die sich hier jeder in seinem Bereich, Medizin, Wissenschaft, Kultur, Kunst, Wirtschaft, eine anerkannte Position aufgebaut haben, hinweisen.

Erwähnenswert ist zuletzt die Kooperation im kulturellen Bereich zwischen zwei Ländern, in denen, die Kultur groß zu schreiben ist. Nicht weniger intensiv, als in der Vergangenheit, ist der Austausch und die gegenseitige kulturelle Beeinflussung zwischen Italien und Deutschland, also zwischen Italien und Bayern. „Als Bayern italienisch wurde“ hieß der Titel des Feuilletonteils der heutigen Süddeutschen Zeitung“

Es hat viel Italien im kulturellen Angebot Bayerns. Es hat viel Italienisch in der Kommunikation unserer bayerischen Freunde. Eine Begegnungssprache, die nicht nur eine Identität bestimmt, aber auch als solche aufzuwerten ist. Eine Sprache der Kultur, aber auch der Zuneigung, wenn wir an die  Gefühle denken, die Italiener und Bayern vereinen, Frucht der gegenseitigen Kenntnis, die sich über die Zeit laufend verstärkt hat. Auch dank des Tourismus in beiden Richtungen.  Denken wir an die Italiener, die sich nach München und in alle Ecken Bayerns, begeben.

Also der Tourismus und die Kultur als ständige Brückenbauer.  Deshalb freue ich mich sehr darauf, bei dieser Gelegenheit die Initiative der bayerischen Behörden, und insbesondere des Bayerischen Staatsministeriums für Wissenschaft, Forschung und Kunst, und seines „Hauses der bayerischen Geschichte“, zu begrüßen, eine Landesausstellung, 2010, Italien zu widmen. “Bayern und Italien 2010”, dies der Titel dieser Landesausstellung, die in Augsburg und Füßen die Vielschichtigkeit der Beziehungen der zwei Länder über die Jahrhunderte hinweg  analysiert.

Sehr verehrte Damen und Herren,

Somit will ich mich nochmals für Ihr zahlreiches Erscheinen, zu diesem Nationalfeiertag der Italienischen Republik und für die Erneuerung der Freundschaft, welche das italienische und deutsche Volk vereint, bedanken. Es ist fast  überflüssig, aber ich möchte die letzten Worte nutzen, um all die bayerischen Freunde zu begrüßen. An diese sind die Italiener durch eine  special relationship  gebunden. Eine besondere Beziehung, die natürlich nicht selbstverständlich, ist. Eine Beziehung, die Italien, auch durch das Italienische Generalkonsulat in München bestrebt ist, zu pflegen und weiter zu entwickeln.

Auch in diesem Sinne, ihnen allen, erneuten Dank für die Teilnahme. Nun wünsche ich allen eine angenehme Fortsetzung des Abends.

Un rinnovato saluto a tutti i cittadini italiani e un buon proseguimento di serata.

Molte grazie per l’attenzione         Vielen Dank für Ihre Aufmerksamkeit.

Il Console Generale

Adriano Chiodi Cianfarani