----- Original Message -----

From: xxx

To: Fernando Grasso

Sent: Thursday, October 29, 2020 5:56 PM

Subject: Nel panico

    Caro Fernando,

sono già un po' vecchio, lo sai. Tuttavia, non avrei mai pensato che  potessie capitarmi una cosa di questo genere. È una storia veramente terribile. Mi vergogno quasi a raccontarti quest'evento. Ma in fronte di te mi posso rivelare a te posso rivelarla/o / raccontarla/o, siamo amici.

Normalmente sono una persona molto attenta. Prima di quasi ogni azione mi domando: "Quali sono le conseguenze dellea mia azione? Può succedere qualcosa non prevista? Posso eventualmente danneggiare me stesso o altre persone con questa azione? Cos'altro devo considerare?".

Sempre Scelgo sempre la strada della sicurezza / più sicura.


 

È E questa volta? 


 

In questo caso, caro amico Fernando, ho dimenticato tutto. Sono stato incredibilmente sconsiderato. 

Ancora adesso, scrivendo queste righe sul mio computer / al computer le mie dita tremano / mi tremano le dita. Ho avuto uno shock.

Ma ora in dettaglio.

Qualche settimana fa mi trovavo con mia moglie in una piccola città chiamata Hof per un breve periodo (?)1. Un giorno mia moglie aveva un appuntamento. Intanto / Nel frattempo io andavo sono andato in macchina a Bad Steben vicino a Hof. Il posto mi interessava, perchèé mio nonno lavorava lì una volta. Avevo concordato  con  mia moglie che verrò sarei andato a prenderla verso le 4:00 del pomeriggio. Arrivato a Bad Steben ero sono andato alla ricerca di un parcheggio vicino al parco termale. Volevo visitare i bell' begli edifici nellao di stile classicista / classico in questo quel parco. Finalmente / Alla fine  trovavo ho trovato un parcheggio e vedevo ho visto - ancora dalla macchina -  un cartello: "Zum Kurpark". Ero felice, lasciava ho lasciato rapidamente l'auto e andavo sono entrato nel al parco. Visitavo Ho visitato gli edificio, il grandissimo parco meraviglioso è poi bevevo ho bevuto un bel  caffè con calma. Finalmente guardavo Poi ho guardato l'orologio. Ho capito / mi sono reso conto che era ora di andare a prendere mia moglie. Pagavo Ho pagato il conto, lasciavo ho lasciato il ristorante è e andavo mi sono avviato verso la alla mia macchina. Fuori del parco sono venuto arrivato su una strada che pensavo portasse alla mia auto. Dopo che ero andato aver girovagato a lungo mi rendevo sono reso conto che dovrei sarei dovuto essere arrivato sulla alla mia macchina da molto tempo. A quanto pare mi ero perso.

Avevo completamente dimenticato di ricordarmi / annotarmi / segnarmi il nome della strada, in cui si trovava Il parcheggio. Ero disperato è e mi chiamavo uno sciocco davo dello sciocco / stupido. In una città straniera forestiera si deve notare la posizione del parcheggio!

Il tempo stava avanzando / passando. Non potevo / riuscivo a trovare l'auto. Io correvo per le strade, ma invano. Stavo sudando, ero eccitato e tremavao.

 

 

Cosa doveva pensare mia moglie? Lei doveva aspettarmi  (?)2 sulla strada. Il tempo faceva era terribile, ventoso e piovoso e faceva freddo. ventoso è piovoso. Fortunatamente alla fine mi veniva è venuto  in mente che c'era stata una stazione di servizio vicino al parcheggio. Ho chiesto a qualcuno del distributore di benzina e  poi finalmente ho trovato la macchina. Ho pianto di felicità.

Solo pochi minuti dopo Il tempo fissato sono arrivato da mia moglie.

Che fortuna! Non dimenticherò mai questo evento. Cosa succederebbe saarebbe successo se non avrei avessi trovato la mia macchina? Da non immaginare!

 

Carissimi saluti anche a Enza

 

XXX

 

1 Per qualche giorno?

2 Non ho capito bene la frase!

 

Stranamente, in questo drammatico racconto, hai avuto, caro Amico, qualche difficoltà nella scelta tra passato prossimo e imperfetto. Sarà stato, sicuramente, lo spavento provato per la macchina smarrita! Se vuoi, puoi consultare la pagina dove tratto l'uso di questi due tempi verbali, ma anche in internet troverai diverse pagine,

 

Nella primavera del 1996, in occasione di un breve soggiorno a Montecarlo, capitò anche a me di non ricordarmi più il parcheggio della nostra macchina. Io, però, ero insieme a Enza e ad altri parenti e alla fine ci ricordammo in quale piano del grande parcheggio avevamo lasciato la nostra Lancia Kappa.

 

Ciao, un caro saluto anche a G. da parte mia e di Enza. A presto!

 

Fernando