SOLUZIONE
IL CONGIUNTIVO |
Per la formazione dei modi e dei tempi dei verbi
consultare le tabelle:
I TEMPI DEL CONGIUNTIVO |
Nel congiuntivo ci sono quattro tempi:
Il presente, l'imperfetto, il passato e il trapassato.
– I due tempi semplici sono: presente (che io canti) e imperfetto (che io cantassi).
– I tempi composti sono: passato (che io abbia mangiato) e trapassato (che io avessi mangiato
Il presente
Il congiuntivo presente si usa nelle frasi indipendenti per esprimere un dubbio, un’ipotesi, un augurio relativi al momento dell’enunciazione o della scrittura. Nelle frasi subordinate, esso esprime contemporaneità con la principale, che può essere all’indicativo presente o futuro.
Es.
La fortuna vi assista in questa gara.
Credo che stia nevicando (contemporaneità nella subordinata).
Un uso particolare del congiuntivo presente si ha alla terza persona singolare e plurale, dove il congiuntivo viene utilizzato come forma di cortesia o in sostituzione dell’imperativo (o congiuntivo esortativo).
Es.
Prego, Dr. Grasso, entri pure e si accomodi.
Signora, vada subito dal medico, è in pericolo!
L’imperfetto
Il congiuntivo imperfetto si utilizza, sia nelle proposizioni indipendenti sia in quelle dipendenti, per esprimere una speranza o un augurio, che è possibile (ma non sicuro) che si realizzino.
Es.
Vorrei che l'Inter vincesse il campionato.
Magari l'aereo arrivasse in orario.
Un uso caratteristico del congiuntivo imperfetto si ha nel periodo ipotetico di secondo tipo (o appunto della“possibilità”), dove si combina con il condizionale presente:
Es.
Se io studiassi supererei l'esame.
Se voi lavoraste di più otterreste la promozione.
Il congiuntivo imperfetto in proposizione dipendente può poi esprime due diversi tipi di rapporto temporale, in base al tempo della frase reggente:
– rapporto di anteriorità, quando il tempo della principale è un presente:
Es.
Credo che Maria non volesse invitarci alla festa.
Pensiamo che lui non fosse preparato a quell'esame.
– rapporto di contemporaneità, quando il tempo della principale è un passato:
Es.
Credevo che tu fossi una persona onesta.
Pensavamo che Lucia e Maria venissero
nel pomeriggio.
Il passato
Il congiuntivo passato si utilizza per esprimere dubbio o possibilità nella proposizione principale, in riferimento a un tempo passato.
Es.
Che Marco abbia già confezionato il vestito che avevamo ordinato?
In una proposizione dipendente, il congiuntivo passato indica anteriorità cronologica rispetto al tempo presente (o futuro) della reggente.
Es.
Credo che Giada sia
andata in piscina stamattina.
Antonio penserà che Maria non abbia
voluto incontrarlo.
Il trapassato
Il congiuntivo trapassato viene utilizzato per esprimere una possibilità o un desiderio riferiti al passato ed ormai irrealizzabili. Ad esempio, nelle frasi principali:
Es.
Se io l’avessi saputo prima!
Se Enza fosse
uscita prima!
Il congiuntivo trapassato si usa quindi anche nel periodo ipotetico dell’irrealtà (o del terzo tipo), dove si combina con il condizionale passato:
Es.
Se io avessi avuto i soldi necessari, avrei comprato quella villa.
Se Mario fosse rimasto a casa non avrebbe preso l'influenza.
USO DEL CONGIUNTIVO |
Il congiuntivo non si usa quasi mai nelle frasi principali, ma nelle frasi dipendenti (o subordinate), in cui si esprimono: soggettività, incertezza, dubbi, volontà ecc… e, soprattutto, quando i verbi della principale e della dipendente sono diversi. Il congiuntivo è introdotto dalla congiunzione che.
Il congiuntivo si usa:
–
con i verbi che esprimono opinione e considerazioni
personali:
credere, pensare, ritenere, supporre, immaginare, parere, sembrare, avere
l’impressione, dire che...
Es:
Crediamo che Maria stia sbagliando.
Ci pare che le cose siano andate in modo diverso.
Lucia ha l'impressione che noi la prendiamo in giro.
–
con i verbi che esprimono volontà, desiderio e preferenza:
volere, desiderare, preferire...
Es:
Voglio che tu lasci subito questa stanza!
Desideravamo che le cose andassero diversamente.
Avremmo preferito che lui ci chiedesse scusa.
–
con i verbi che esprimono speranza, aspettativa, paura:
sperare, aspettarsi che, avere paura che, temere che, augurarsi che...
Es:
Speravamo ardentemente che Laura venisse alla festa!
Temo proprio che Franca, ormai, non venga.
Ti auguriamo di cuore che l'esame ti vada bene.
–
con i verbi che esprimono incertezza, dubbi, irrealtà o
finzione:
non essere sicuri, non essere certi, dubitare che, non sapere se, ignorare
se, fingere che, fare finta che...
Es:
Non sono certo che questo vaccino mi stia facendo bene.
Dubito fortemente che questo problema si risolva in modo soddisfacente.
Ignoriamo se Fernando sia spagnolo o argentino.
–
con
i verbi che esprimono stati d’animo:
essere felice che, essere contento che, far piacere che, dispiacere che,
rallegrarsi che, rattristarsi che...
Es:
Siamo contenti che tu abbia pensato a noi per quel lavoro.
Eravamo contenti che loro ci avessero invitato/i.
Ci dispiace che tu ci abbia frainteso/i.
–
con i verbi impersonali dove è chiaro il soggetto della
dipendente:
bisogna, occorre che, basta che, vale la pena che, può darsi che, si dice
che, dicono che, pare che, sembra che...
Es:
Bisogna che io domani mi svegli presto.
Bastava che Mario lo dicesse.
Sembra che alla Camera si discuta di questo.
–
con le forme e le espressioni impersonali. Queste possono
essere anche negative (non…):
è necessario / importante / opportuno / giusto / meglio ecc… che...
è stupido / scandaloso / divertente / ridicolo / pazzesco / assurdo ecc… che...
è incredibile / strano / logico / illogico / possibile / impossibile /
naturale / innaturale ecc… che...
è probabile / improbabile / facile / difficile / preferibile / discutibile /
plausibile ecc… che
è
ora che… / è bene che… / è male che…
è
un peccato che… / è uno scandalo che…
Es:
È incredibile che quel delinquente ancora non sia in prigione!
È facile che Fernando arrivi per primo.
Era impossibile che lui fosse già sul posto.
–
con le seguenti congiunzioni:
benché / sebbene / nonostante / malgrado / purché / affinché...
senza che / tranne che / come se / prima che / per quanto...
a patto che / a condizione che / nel caso (in cui) / per quel che..
Es:
Benché sembri intelligente è un ragazzo abbastanza stupido.
Si sono comportate come se noi non ci fossimo!
Fa' presto, prima che faccia buio.
– con frasi con i pronomi indefiniti:
chiunque, comunque, (d)ovunque, qualsiasi, qualunque...
Es:
Non poteva soffrire chiunque lo salutasse con la mano.
Da giovane Giuseppe seguiva Agata ovunque andasse.
– con espressioni come: con il solo che… / l’unico che… :
Es:
Odiava l’unica persona che l’amasse veramente.
–
con
le frasi dipendenti comparative:
il più … che / il meno … che / più di quanto / meno di quanto...
Es:
Era la persona più stupida che io potessi incontrare.
– quando si esprime un desiderio e augurio da solo o con magari:
Es:
Magari piovesse domani al suo matrimonio!
Avesse voluto il cielo che io vincessi alla lotteria!
– quando si esprime un dubbio, iniziando la frase con che:
Es:
Che sia così scemo come sembra?
– quando si fanno domande indirette:
Es:
Alfio mi ha chiesto se tu fossi bionda o mora.
– con alcune frasi relative:
Es:
Cerchiamo una segretaria che sappia usare la tastiera velocemente.
Vorrei una poltrona che faccia i massaggi alla schiena.
– quando c’è un’inversione in una frase relativa:
Es:
È sicuro che Luigi è povero (Indicativo) – INVERSIONE –
Che Luigi sia povero è sicuro. (Congiuntivo).
– si usa anche nella costruzione dei periodi ipotetici del secondo e terzo tipo
Es.
Se Luisa non mi parlasse io starei meglio
Se Maria fosse venuta con noi si sarebbe divertita.
Il congiuntivo non si usa:
– con le frasi che hanno lo stesso soggetto:
Es:
Ci piacerebbe essere più alti.
Non sono sicuro di essere più bello di te.
Erano felici di averci incontrati
– con le espressioni con: secondo me / forse / probabilmente / poiché / dopo che / anche se / siccome / dato che
Es:
Secondo me non era così furbo come credeva.
Poiché era uscita con Mario, non le ho più parlato.
Forse tu ancora non hai capito di aver sbagliato persona.
– con le espressioni impersonali con il soggetto della dipendente indefinito:
Es:
Bisogna decidere cosa fare.
Occorre considerare la questione da vari aspetti.
È necessario comprare un nuovo Smartphone.
– con le espressioni che esprimono certezza:
Es:
Sapevamo che c’erano.
È certa che si è sbagliata.
Non dubitiamo che è così.
Nelle seguenti nove frasi le
parole o le lettere corrette
sono in rosso, quelle sbagliate in
grigio.
È la donna più bella
che io conoscoa.
La prego, Signorina
Giuliani, si accomoda
Io credo che bisognai
essere molto cauti e che senza un’alleanza
è
Devi fare in modo che
rimanga
Ma con i congiuntivi
proprio non ci siamo più.
Se
hai
Ogni mattina un
congiuntivo si sveglia e sa che deve morire da lì a breve.
Se in 140 caratteri
riesci a metterci un errore grammaticale, ti prego, rinuncia.
Lucia sperava che
almeno uno si
girava
Franca, vedendo i miei
nuovi occhiali, mi ha detto:“Pensavo che ti staessero
peggio”.
Se fossi andato dalla
nonna ti avrebbe dato la paghetta.
Ho appena sentito una
Deputata dire: “Si scopriano
nuove risorse!”.
Se c’è il sentimento,
la grammatica non serve. Oppure sì?
Ti regalerò quel libro
sull'uso del congiuntivo, a patto che tu
vieni
In Italia ogni 5
secondi un congiuntivo muore, ma tu puoi salvarli. Basta un libro, un
giornale, un fumetto.
i
pure.